Il falco-colomba

“Il mulo presenta contemporaneamente alcune caratteristiche dell’asino ed alcune del cavallo, ma esso non è né per una parte solo asino e per un’altra solo cavallo, né per un periodo della sua vita soltanto asino e per un altro soltanto cavallo: il mulo è un ibrido di risonanza tra l’asino e il cavallo.”
P. Silvestroni (da G.W. Wheland)

Giro casualmente gli occhi verso l’alto e la vedo. La colomba è lì, bianca sul fondo bianco, in volo, con le ali raccolte nello slancio della corsa. Mi sorprendo a vederla, proprio un luogo insolito, quindi cerco di mettere meglio a fuoco, assicurarmi che sia proprio così. Non è sempre facile distinguere la realtà dalla fantasia, dalle suggestioni, dai miraggi. Immagine di purezza e bontà, la colomba, stereotipo vivente di pace, amore e gentilezza. Lo sarebbe ugualmente se fosse nera? Una colomba nera può suggerire ugualmente pace, amore e purezza? Mi chiedo. Bianco buono, nero cattivo? Chi l’ha detto che una colomba nera non possa portare nel becco un ramoscello di ulivo? Il gatto bianco invita alle carezze, quello nero agli scongiuri, ma ci sono tanti dolcissimi gatti neri. Percezioni sinestetiche inquinate da preconcetti, da pubblicità, da reminiscenze di lontane fiabe per bambini. I fanatici seguaci del ku-klux klan hanno lindi cappucci bianchi, le loro coscienze sono altrettanto pure? Abbasso gli occhi. I miei studenti sono per lo più a testa bassa, chini sui fogli del compito in classe di fisica non vedono la colomba. Altri hanno lo sguardo fisso davanti, pensieroso, vitreo, nel tentativo di richiamare alla mente nozioni e strategie, trovare ispirazione. Magari non la vedrebbero neanche alzando la testa, immersi in altri pensieri, non necessariamente attinenti la fisica. Materia spesso sgradita la fisica, come e più della matematica, come tante altre materie ritenute ostiche. Ma quale materia vi piace veramente, ho chiesto a volte? Educazione motoria è stata la risposta più gettonata. A me piace pescare, invece, è stato il responso che ho ricevuto una volta. Pescare è un bel passatempo, anche un lavoro di tutto rispetto, risposi, ma un lavoro che richiede comunque una buona preparazione, grande mestiere, sottili abilità, conoscenze tecniche e capacità di trattare con i clienti, con il ragioniere, con le banche e gli avvocati, all’occorrenza, è utile aver tratto profitto dalla scuola.

(…)

Il racconto è integralmente incluso nel libro Un gioco nel fango, pubblicato a gennaio 2023.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.