Himeros e Anteros

“Concluse che il problema, alla fin fine, stava nell’altro gruppo, con Eros, Himeros, Anteros e Pothos. Qui la responsabilità di tutto andava assegnata ad Afrodite, non c’erano dubbi.”

(Nella foto, Afrodite, da Wikipedia)

Se ne stette pensoso a lungo prima di decidersi. Il rimprovero era stato diretto ed esplicito. Scrivi su tutto, su mondi matematici e fisici, sulla religione, sulla fede e la ragione, sul bene e il male, sulla vita e sulla morte. Anzi, sulla morte ti dilunghi, quasi in ogni storia c’è un morto. E poi sulla legalità, sul tempo e lo spazio, sulla bellezza e l’arte. E ancora, su labirinti e confessioni, su pazzi, su statue e ponti, su vedove e assedi, su uccelli e rane. Ma non hai scritto niente sull’amore. Non ci aveva fatto caso, non c’era stata nessuna esclusione di principio, aveva risposto, semplicemente erano state altre le idee che si erano accavallate per prime, sicuramente sarebbe arrivata anche qualche suggestione relativa all’amore. Solo questione di tempo, quindi. Però poi aveva cominciato a rifletterci su. Era stato davvero solo questione di priorità? Oppure magari c’era qualche remora o difficoltà a scrivere sull’amore? Concluse che le motivazioni erano varie. Intanto, doveva ammettere una certa forma di pudore a scrivere sull’amore. Il pudore è un complesso insieme di emozioni, va dalla discrezione e riservatezza verso argomenti attinenti la sfera sentimentale o sessuale, al disagio nel trattare certi argomenti più audaci. Imbarazzo e titubanza, quindi. Poi certamente una preferenza inconscia verso altre tematiche, di maggior fascino e attrazione personale, compresa la morte, certamente, non per ultima. Tematiche sulle quali ragionare portando le proprie idee, la propria vita, le proprie esperienze ed esercitare particolari angoli visuali, inconsueti. C’era quindi una ritrosia ad avventurarsi in storie sentimentali, più o meno sdolcinate. Ma doveva obiettivamente riconoscere la propria difficoltà a scrivere sull’amore. Forse bisogna essere grandi poeti e grandi scrittori per farlo, osservò.

(…)

Il racconto è integralmente incluso nel libro IL LABIRINTO, pubblicato ad aprile 2020.

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