Per coloro che non sanno è solo una storia. Per quelli che sanno è un augurio. I miracoli possono sempre accadere.
(Nella foto, la statua in pietra di Santa Cristina, Sepino. Da Facebook, gruppo pubblico “Sepino nel cuore”.)
Il parroco notò subito la busta tra le altre arrivate con la posta della mattina. Non aveva mittente. Il timbro sul francobollo era di Milano, spedita qualche giorno prima. Non poté fare a meno di pensare all’incipit di Sciascia.
“La lettera arrivò con la distribuzione del pomeriggio. Il postino posò prima sul banco, come al solito, il fascio versicolore delle stampe pubblicitarie; poi con precauzione, quasi ci fosse il pericolo di vederla esplodere, la lettera: busta gialla, indirizzo a stampa su un rettangolino bianco incollato alla busta.
– Questa lettera non mi piace – disse il postino.
Il farmacista levò gli occhi dal giornale, si tolse gli occhiali; domandò – Che c’è? – seccato e incuriosito.
– Dico che questa lettera non mi piace. Sul marmo del banco la spinse con l’indice, lentamente, verso il farmacista.
Senza toccarla il farmacista si chinò a guardarla; poi si sollevò, si rimise gli occhiali, tornò a guardarla.
– Perché non ti piace?
– È stata impostata qui, stanotte o stamattina presto; e l’indirizzo è ritagliato da un foglio intestato della farmacia.
– Già – constatò il farmacista: e fissò il postino imbarazzato e inquieto, come aspettando una spiegazione o una decisione.
– È una lettera anonima – disse il postino.”
(…)
Il racconto è integralmente incluso nel libro IL LABIRINTO, pubblicato ad aprile 2020.