Il piccolo uomo

“Sono un uomo ridicolo. Adesso poi loro dicono che sono pazzo. Sarebbe un avanzamento di grado, se per loro non rimanessi pur sempre ridicolo come prima.”

Il sogno di un uomo ridicolo (F. Dostoevskij)

(Nella foto, party stickers)

Il piccolo uomo ritenne infine di aver compiuto una cosa giusta, una cosa che andava fatta. Sulla soglia di casa si guardò intorno un’ultima volta, poi si girò, uscì dalla casa e si richiuse la porta alle spalle. Non che gradisse poi tanto essere chiamato piccolo uomo. Peraltro piccolo non era. Né d’età, avendo ormai raggiunto i quarantacinque anni, né come dimensioni, pesando oltre cento chili per un metro e ottantacinque centimetri di altezza, cento chili di muscoli ovviamente. Nessuno sano di mente l’avrebbe mai fatto, mai addirittura solo pensato. Non che fosse cattivo o attaccabrighe, perché anzi non amava mostrare i muscoli, ma la sua indole tranquilla era messa a dura prova se qualche bicchiere di troppo si alleava con qualche sollecitazione specifica indirizzata al suo carattere o alla sua intelligenza. Solo sua moglie lo aveva chiamato piccolo uomo, per tre volte in vita sua. La prima volta era stata dieci anni prima, quasi cinque anni dopo il loro matrimonio. Non c’è niente da fare, anche se due persone si amano, per motivi spesso oscuri e che trascendono la razionale comprensione, prima o poi alcuni nodi vengono al pettine, nodi latenti, piccoli o grandi. Può essere lo scoprire improvvisamente un piccolo difetto nell’altro, qualcosa alla quale non si era badato affatto o che in precedenza si era ritenuto irrilevante. Può essere una specifica caratteriale che prima poteva sembrare trascurabile o addirittura accattivante, ma che improvvisamente risulta irritante e impossibile da sopportare. Può anche essere l’intervento di una variabile esogena, che faccia emergere l’insignificanza dell’altro o la magnificenza di un terzo, oppure di una terza, naturalmente. Ed era quest’ultima la cosa che era accaduta.

(…)

Il racconto è integralmente incluso nel libro Un gioco nel fango, pubblicato a gennaio 2023.

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